Fatturazione elettronica tra privati 2019: Come funziona per il B2B ?

Fatturazione elettronica tra privati 2019: Come funziona per il B2B ?

La fatturazione elettronica tra privati 2019 sarà uno dei punti cardine della lotta all’evasione fiscale dal prossimo anno.

L’intento del Governo, quindi è quello di rendere obbligatoria dal 2019 la fattura elettronica per gli scambi commerciali B2B, ossia, tra imprese e professionisti.

In pratica, rendendo obbligatoria la fatturazione elettronica tra privati l’Agenzia delle Entrate ed il Governo, mirano a raggiungere determinati obiettivi quali, la riduzione dell’evasione fiscale e la semplificazione fiscale con la conseguente riduzione del numero degli adempimenti fiscali.

Vediamo quindi cos’è e come funziona obbligo fatturazione elettronica tra privati 2019, quali sono i vantaggi di una fattura elettronica b2b obbligatoria e cosa cambia dal 2018.

Fatturazione elettronica tra privati 2019: cos’è?

Che cos’è la fatturazione elettronica 2019 tra privati? La fattura elettronica tra privati, è una normale fattura B2B emessa, ricevuta, firmata e conservata però, in maniera digitalizzata.

Ciò significa che la fatturazione B2B, ossia Business to Business o altrimenti detta fatturazione tra privati, invece che essere in formato cartaceo è emessa o ricevuta in qualunque formato elettronico in grado di assicurare l’autenticità dell’origine, l’integrità del contenuto e la leggibilità della fattura dal momento della sua emissione fino al termine del suo periodo di conservazione [D.P.R. 633/1972, art. 21, comma 3].

Dal momento che dal giugno 2014, la fattura elettronica è diventata obbligatoria per tutti i titolari di partita IVA che intrattengono rapporti commerciali con le PA, l’Agenzia delle Entrate insieme alla Sogei, hanno messo a punto un sistema gratuito per le fatture elettroniche PA, chiamato SdI, Sistema di interscambio.

Il SdI, è utilizzabile quindi sia delle PA che dalle società, imprese e professionisti per emettere e ricevere, secondo modelli standardizzati definiti dall’Agenzia delle Entrate (XML), le fatture elettroniche, al fine di garantire loro l’autenticità e l’integrità mediante l’apposizione della firma elettronica di chi ha emesso il documento, e la loro conservazione per 10 anni. Vedi fatturazione elettronica tra privati SdI Agenzia delle Entrate.

La fatturazione elettronica B2B, consiste quindi nell’utilizzare questi stessi standard messi a punto dall’Agenzia delle Entrate per la fatturaPA anche per la formazione (XML), trasmissione e ricezione (tramite SdI) della fattura elettronica tra privati, e la successiva conservazione digitale.

Fatturazione elettronica tra privati 2019 Agenzia delle Entrate:

Fatturazione elettronica tra privati 2019 Agenzia delle Entrate: tra gli obiettivi dell’Amministrazione Finanziaria e del governo con la nuova Legge di Bilancio 2018, c’è l’introduzione dell’obbligo della a fattura elettronica tra privati, per cui anche per i rapporti B2B, business to business, a partire dal 1° gennaio 2019 mentre è stato introdotto l’obbligo della fatturazione elettronica dal 1° luglio 2018 per le seguenti fatture:

– cessioni di benzina o di gasolio destinati a essere utilizzati come carburanti per motori;

– prestazioni rese da soggetti subappaltatori e subcontraenti della filiera delle imprese, nel quadro di un contratto di appalto di lavori, servizi o forniture stipulato con una pubblica amministrazione.

Inoltre, sempre per effetto della Manovra 2018, dal 1° luglio scatta anche l’obbligo di memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi delle cessioni di benzina o di gasolio destinati a essere utilizzati come carburante per motori.

Alla luce di ciò, la tradizionale scheda carburante è abolita dal 1° luglio 2018 in quanto gli acquisti di carburante da parte di soggetti Iva, dovranno dal quel momento essere documentati con fattura elettronica, fatta eccezione gli acquisti effettuati al di fuori dell’esercizio di impresa, arte e professione e dovranno essere solo mediante carte di credito, bancomat o prepagate e dal 1° gennaio 2019, lo spesometro è abolito.

In base alle ultimissime novità sarebbe in arrivo il decreto di proroga fattura elettronica carburanti.

Ma perché il Governo e l’Agenzia delle Entrate, spingono così tanto sull’obbligo fatturazione elettronica tra privati?

Perché grazie alla dematerializzazione della fattura anche per i rapporti B2B, lo Stato italiano e l’Amministrazione, hanno la possibilità di:

ridurre l’evasione fiscale: eliminando la possibilità di emettere fatture false, mancata registrazione della fattura da uno dei due soggetti coinvolti o registrazioni fraudolente con importi inferiori rispetto all’effettiva transazione.
aumentare la semplificazione fiscale;
ottenere sempre più dati fiscali, al fine di predisporre per i contribuenti, dichiarazioni annuali, certificazioni uniche, modello 770 ecc con dati precompilati e quindi già certificati dall’Agenzia delle Entrate.

Obbligo fatturazione elettronica 2019 B2b: come funziona tra privati?

Dal 1° gennaio 2017, grazie al D.Lgs. 127/2015, la fatturazione elettronica è diventata facoltativa per le transazioni tra privati mentre dal prossimo anno, la nuova Legge di Bilancio 2018, potrebbe decidere di rendere la fatturazione elettronica tra privati un obbligo.

Fatturazione elettronica tra privati obbligo dal 2019: Si, il Governo Gentiloni, ha provveduto ad inserire un provvedimento ad hoc alla Legge di Bilancio 2018, che ha previsto l’introduzione in Italia, dell’obbligo fattura elettronica tra privati.

Dal 1° gennaio dello scorso anno, infatti, la fattura elettronica tra privati B2B, è diventata facoltativa e ciò ha significato per l’Agenzia delle Entrate e la SOGEI, adeguare il SdI alla fatturazione elettronica tra privati alla fattura PA mentre per i titolari di partita IVA che entro una certa data, hanno aderito all’opzione per la trasmissione telematica delle fatture, c’è stata la possibilità di ottenere consistenti vantaggi fiscali derivati dall’uso della fattura elettronica B2B:

  • Esenzione dallo spesometro comunicazione fatture;
  • Esenzione dalle comunicazioni acquisti effettuati da operatori di San Marino.
  • Esenzione modello Intrastat;
  • Esenzione dalla comunicazione dei dati relativi ai contratti stipulati dalle società di leasing.
  • Rimborsi Iva prioritari, entro 3 mesi dalla trasmissione della dichiarazione;
  • Periodo di accertamento ridotto a 4 anni anziché a 5 anni come previsto per la fattura cartacea.

Oltre a questi vantaggi fiscali, l’adozione della fattura elettronica B2B da parte di aziende e professionisti, ha consentito di automatizzare i processi per la gestione dei documenti contabili in entrata e in uscita, riducendone così i tempi ma soprattutto i costi, che la Commissione Europea ha quantificato in ben 10 euro di risparmio a fattura.

Dal 2018, la nuova Legge di Bilancio ha quindi esteso l’obbligo di fatturazione elettronica al B2B, visto che:

  • in data 9 aprile 2018 è arrivata la pubblicazione del decreto di autorizzazione UE alla fatturazione elettronica obbligatoria in Italia.
    dal 1° luglio 2018, scatta l’obbligo fattura elettronica carburante: obbligo previsto per rivenditori di carburante per autotrazioni che effettuano cessioni nei confronti dei titolari di partiva IVA;
  • dal 1° settembre 2018, per effetto dell’articolo 4 bis del decreto 193/2016, in sede di riconversione in legge 225/2016, scatta per la prima volta in Italia, l’obbligo di emissione fattura elettronica tra privati per quanto riguarda le fatture emesse in ambito tax free shopping. L’emissione delle fatture tax free shopping, deve essere effettuata dal venditore in modalità elettronica per le cessioni nei confronti di viaggiatori residenti fuori dell’Ue, qualora al di sopra dei 155 euro. Questa nuova disposizione si è resa infatti necessaria per rendere completamente digitalizzato il visto doganale da apporre sulla fattura tax free shopping, al fine di ottenere il riconoscimento dello sgravio dell’Iva o del suo rimborso. Maggiori informazioni su come funziona la fatturazione elettronica tax free 2018, come avviene la trasmissione al Sistema di Interscambio con la possibilità per il viaggiatore di recuperare le fatture di viaggio mediante il numero di passaporto, il controllo dei dati del visto doganale in forma digitale da parte di O.T.E.L.L.O. (Online tax refund at exit: light lane optimization) dell’Agenzia delle Dogane, saranno fissati da un apposito provvedimento.

Dal 2019: scatta invece l’obbligo fattura elettronica 2019 tra privati titolari di partita IVA fatta eccezione per i contribuenti del regime dei minimi e del forfettario, per i quali la e-fattura sarà facaoltativa. A tale proposito ricordiamo che l’Agenzia delle Entrate ha provveduto ad emanare le regole tecniche del processo di fatturazione elettronica attraverso il provvedimento dello scorso 30 aprile mentre con la circolare n. 8/E fattura elettronica 2019 dello stesso giorno, ha fornito i primi chiarimenti sull’obbligo.
Fatturazione elettronica B2B tra privati 2019: come funziona?

La fatturazione elettronica tra privati, come già spiegato, è una fattura elettronica emessa da un professionista o un’impresa che viene trasmessa ad un altro professionista o ad un’altra impresa, o viceversa.

Più precisamente

La fattura elettronica tra privati, termine usato per distinguerla dalla fatturazione elettronica PA riservata ed obbligatoria per chi ha rapporti commerciali con la Pubblica Amministrazione, dovrebbe chiamarsi fattura elettronica B2B Business to Business, perché chi la emette o la riceve, è un operatore economico e pertanto provvisto di numero di partita IVA.
Qualora invece sia una ditta, un’impresa, società ad emettere fatturazione elettronica nei confronti di un privato cittadino, si dovrebbe parlare di fatturazione elettronica B2C Business to Consumer (B2C).

Per cui se sentite parlare di fattura elettronica tra privati, fattura elettronica B2B, e-fattura B2B o fattura elettronica business to business, state tranquilli perché stanno parlando tutti, della stessa cosa.

Fatta questa doverosa premessa, passiamo a vedere come funziona la fatturazione elettronica B2b tra privati.

Spieghiamo la fatturazione elettronica tra privati funziona così: per creare, ricevere, firmare, trasmettere o conservare una fattura elettronica B2B tra privati, il professionista o un’impresa, deve utilizzare una piattaforma digitale ( solitamente a pagamento, vedi a tale proposito costo fattura elettronica) che abbia gli stessi requisiti di legge per la generazione, gestione e conservazione delle fatture elettroniche, che ha il SdI, Sistema di Interscambio dell’Agenzia delle Entrate.

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