Roma, 3 maggio 2017 – Dichiarazione precompilata 2017, è stato aperto il canale per l’invio. Da circa 24 ore è possibile spedire online la dichiarazione dei redditi predisposta dall’Agenzia delle Entrate e chiudere con pochi passaggi l’appuntamento annuale con il Fisco. Ecco dunque che entra nel vivo la ‘terza stagione’ della nuova modalità, nata per semplificare il rapporto tra fisco e contribuenti.
I VANTAGGI DEL DIGITALE – Niente più carta né scontrini e ricevute da conservare per chi restituisce in autonomia e senza modifiche il modello 730 digitale compilato dal Fisco: se la dichiarazione è accettata “in toto”, infatti, l’Agenzia non potrà più chiedere al cittadino di presentare la documentazione che giustifica le somme portate in detrazione, come le spese sanitarie, universitarie, quelle per ristrutturazioni e gli altri sconti fiscali.
I NUMERI DELLA ‘MODALITA’ CONSULTAZIONE’ – In queste due settimane dall’apertura della precompilata in modalità consultazione (dal 18 aprile alle ore 7 di ieri) sono stati registrati più di 1 milione e 400mila accessi all’applicazione da parte di 962.508 utenti distinti. Chi ha già controllato la dichiarazione e acquisito dimestichezza con il sistema che, schermata dopo schermata, guida all’invio, lo ha fatto entrando sul sito delle Entrate perlopiù con le credenziali Fisconline (52% dei casi) e Inps (39%). L’Agenzia ne ha precompilati 20 milioni, a cui si aggiungono altri 20 milioni di modelli Redditi (ex Unico). I dati precaricati riguardano in totale, se si contano anche i familiari a carico, oltre 59,7 milioni di cittadini, praticamente tutti i residenti italiani. Quest’anno sono confluiti nei server del Fisco oltre 800 milioni di dati. Tra questi 690 milioni di documenti fiscali relativi a spese sanitarie; circa 94 milioni di dati sui premi assicurativi; più di 7,6 milioni di bonifici per ristrutturazioni, arredo e risparmio energetico. E ancora: oltre 8 milioni di interessi passivi sui mutui contratti dagli italiani; circa 5 milioni e 600 mila dati relativi a ristrutturazioni condominiali e quasi 4 milioni e mezzo di dati relativi a contributi previdenziali.
COME ACCEDERE ALLA DICHIARAZIONE, LE ISTRUZIONI – Innanzitutto bisogna collegarsi a dichiarazioneprecompilata.agenziaentrate.gov.it e inserire il proprio codice fiscale, la password e il pin Fisconline, che possono essere richiesti direttamente sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate. Il sistema fornisce subito le prime 4 cifre del pin a 10 cifre, mentre le ultime 6 vengono spedite per posta, insieme alla password, entro 15 giorni. In alternativa, le credenziali Fisconline possono essere richieste utilizzando l’app ‘AgenziaEntrate’ o presso gli uffici dell’Agenzia. È inoltre possibile accedere alla dichiarazione anche tramite le credenziali Inps. Eseguita l’autenticazione, il sistema reindirizza all’area riservata delle Entrate. L’accesso è garantito infine anche con le credenziali Spid.
I TEMPI – La dichiarazione 730 potrà essere modificata, integrata e spedita fino al 24 luglio, per il modello Redditi, invece, c’è tempo fino al 2 ottobre 2017 (a partire dall’11 maggio).
LE NOVITÀ DI QUEST’ANNO – Dopo l’ingresso nel 2016 di gran parte delle spese sanitarie e delle spese universitarie, sono disponibili ora anche tutte le spese per i farmaci da banco, quindi quelle effettuate sia nelle farmacie che nelle parafarmacie, e altre spese come quelle degli infermieri, dei radiologi, delle ostetriche. Sono stati acquisiti anche i dati delle spese veterinarie e quelli relativi alle ristrutturazioni edilizie delle parti comuni dei condomini.
ATTENZIONI E RACCOMANDAZIONI – Per essere assolutamente certi è sempre opportuno fare un riscontro tra i dati dell’Agenzia e le proprie risultanze di contribuente. Bisogna ricordarsi di verificare sempre il foglio informativo che accompagna la dichiarazione online. È lì che le Entrate segnalano i dati incerti o di cui sono in possesso ma che non hanno inserito (è il caso per esempio dei redditi da immobili e fabbricati, per cui la normativa è molto complessa). Sulle detrazioni sanitarie attenzione alle spese rimborsate da casse sanitarie che vanno escluse.